Arcosanti in Arizona, è una cittadina laboratorio che non potrai non inserire come tappa nel tuo prossimo viaggio in USA.

Se stai pianificando il tuo prossimo viaggio in USA, tieni presente che l’Arizona non è solo deserto e Grand Canyon. Qui, per la precisione a Scottsdale, un sobborgo di Phoenix, sorge la città laboratorio di Arcosanti. Una cittadina incredibile da vedere in Arizona, assolutamente.

L’architettura ricorda un pò la saga di Guerre Stellari e se intraprenderete il vostro viaggio in Arizona ad Arcosanti vi sembrerà di raggiungere “Naboo”.

Scottsdale fu punto di arrivo di artisti e architetti durante gli anni della Grande Depressione quando uno dei guru dell’architettura moderna, Frank Lloyd Wright, costruì proprio qui la sua scuola professionale di Taliesin West, nel 1937, ancora visitabile. Da allora l’architettura è un sentiero misterioso che s’insinua a fondo nel deserto e può portare a scoprire mete ancora più inusitate e imprevedibili.

A un centinaio di chilometri a Nord di Scottsdale, si arriva, infatti, nel misterioso sito di Arcosanti realizzato dall’architetto torinese Paolo Soleri che era stato uno degli allievi di Lloyd Wright a Scottsdale nel secondo Dopoguerra. Arcosanti è un prototipo di città progettata per 5.000 abitanti negli anni ’60 e messa in opera a partire dal 1970.

Era lì nel deserto dell’Arizona, che – appena laureato – Soleri aveva cominciato a concepire quel personalissimo approccio globale all’architettura che chiamerà poi “arcologia”, una combinazione lessicale di “architettura” ed “ecologia”. Ed è lì che l’architetto ha vissuto fino alla sua morte, avvenuta nel 2013, a 93 anni.

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All’arrivo ad Arcosanti, l’occhio del visitatore sembra colto da una visione quasi da fantascienza. Lo scenario potrebbe essere quello di un set cinematografico destinato a riprese per film di genere, o perfino quello del remoto insediamento di una comunità di ambasciatori provenienti da un altro mondo.

È il proliferare fra gli edifici di strutture e soluzioni geometriche circolari, sferiche e semicircolari – fra volte, cupole, esedre ed oblò – a suggerire queste e anche altre suggestioni, quando il sito di Arcosanti si profila a poco a poco nella vastità del deserto dell’Arizona fino a ritrovarcisi poi immersi dentro.

Oggi Arcosanti ospita una comunità a rotazione di circa 150 persone, fra architetti, studiosi e addetti alle attività di produzione di manufatti artigianali impiantate dallo stesso Soleri. L’architetto torinese assisteva negli anni ‘50 all’enorme sviluppo orizzontale delle città americane, con la prevalenza del doppio mito della villetta unifamiliare e dell’automobile a fissare abitudini di vita e di lavoro che si sarebbero consolidate nei decenni a venire creando un trend in tutto il mondo.

La distruzione del territorio agricolo, l’inquinamento provocato da impianti di riscaldamento e climatizzazione diffusi ovunque e dai mezzi di trasporto pubblici e privati erano per Soleri delle realtà già allarmanti 50 anni fa, quando l’architetto era considerato poco più che un utopista.

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Nel modello Arcosanti c’è invece la filosofia di una vita associata ad alto tasso di interazione lavorativa e socio-culturale della comunità insediata, grazie alla elevata prossimità fisica degli abitanti. Questa circostanza rende superflui grandi spostamenti fisici e inutile la stessa automobile, visto che gli spazi da percorrere sono assai ridotti e molto brevi i tempi necessari. In ciò si riassume la preferenza di Soleri per la verticalità e la complessità delle strutture, che non sono mai però alienanti alveari, proprio perché concepite in modalità polifunzionale e variegata.

Negli ultimi anni della sua vita, Soleri ha consegnato a diversi Paesi asiatici modelli macro-urbanistici coerenti con la sua visione che hanno favorito un notevole rilancio della sua “arcologia” in vista di un futuro sostenibile per l’umanità.

È proprio l’approccio globale di Soleri ai problemi dell’architettura a fare oggi di Arcosanti un sito complesso nelle sue intenzioni e nelle sue linee di sviluppo. Così il visitatore che da Scottsdale decide di trascorrere una giornata diversa alla scoperta di questa silenziosa meraviglia nel deserto, ha a disposizione tre distinti tipi di tour guidato all’interno della cittadella secondo tre complementari linee di approfondimento della visione “arcologica” di Paolo Soleri.

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Un primo tipo di tour di questo viaggio in USA è dedicato all’osservazione e all’illustrazione delle caratteristiche più strettamente architettoniche del sito. Le soluzioni plastiche e strutturali degli edifici sono infatti al servizio di una ottimizzazione degli effetti termici nelle accentuate escursioni giornaliere e stagionali delle temperature nel deserto. Anche la ricerca di effetti acustici, e la necessità di garantire una valida prossimità fisica dei luoghi abitativi ai luoghi di lavoro, sono elementi che hanno influito sulle forme e sulla dislocazione delle strutture di Arcosanti. Il tour, da includere assolutamente dureante il vostro viaggio in USA, comprende anche la visita ai laboratori di ceramica che producono un fortunato genere di esportazione dalla comunità di Arcosanti: delle campane in ceramica azionate dal vento.

Un secondo tipo di tour è dedicato ad un focus sulle tecnologie a basso impatto ambientale e alle fonti di energia sostenibili. Si va dall’illustrazione del funzionamento dei pannelli ad energia solare, alle singolari tecniche di costruzione che si avvantaggiano delle risorse del suolo desertico, alla canalizzazione dell’energia eolica, alla rete idrica e fognaria, fino ai sistemi di irrigazione alimentati dalla gravità usati per le attività agricole che garantiscono ad Arcosanti un buon grado di autosufficienza alimentare.

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Il terzo tour di questo viaggio in Arizona è dedicato alla visita dello studio personale, e degli archivi della fondazione, che contengono la mole dei progetti e degli schizzi realizzati dall’architetto Soleri nel corso della sua vita. Arcosanti non è solo un modello architettonico di rapporto col territorio, ma è stata anche la sede per decenni di un grande teorico dell’architettura che ha ritenuto indispensabile collegare questa disciplina all’urbanistica e a una più ampia visione socio-lavorativa e socio-culturale di un’intera comunità dislocata all’interno di uno spazio sul territorio. È forse questa la scoperta più toccante e più profonda del pensiero di Soleri.

Di ritorno in hotel, al termine di una giornata singolarmente diversa nel deserto, il benessere del proprio soggiorno si arricchisce così di visioni e riflessioni che possono sedimentare sorseggiando un aperitivo davanti al tramonto.

Un viaggio in Usa ‘diverso’ da organizzare per il prossimo inverno, ideali in Arizona i mesi da Dicembre a Marzo. Meta Scottsdale, rilassante e accogliente sobborgo di Phoenix, la ‘Capitale’ dell’Arizona (USA) e circondata dal deserto. Per questo è meglio evitare le stagioni in cui il termometro sale: può toccare i 50 gradi!

L’Old Town, l’Art District e le attrazioni culturali, i parchi naturali ma anche bar, ristoranti e immensi campi da golf non sono l’unica attrattiva della cittadina dove per altro la luxury hotellerie è concepita per offrire la migliore espressione possibile di benessere e relax ai propri ospiti.

Diversi gli hotel a cinque stelle, come, per esempio:

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presentano tutti infrastrutture da sogno con ampie piscine, centri di fitness e accesso diretto a campi da golf. A incorniciare il tutto, lo spettacolo della Salt River Valley, o Valle del sole, specialmente nel gioco cromatico delle albe e dei tramonti.

In questo momento organizzare viaggi negli Stati Uniti non è così semplice, quindi per maggiori informazioni non esitare a chiamarci allo +39 02 481 95 202 o scrivici alla mail: agenzia@lastrolabio.it.