Rodi è la maggiore fra le “dodici isole” del Dodecaneso ed è la quarta isola per grandezza ma anche la più orientale, nel variegato arcipelago del Mar Egeo.
Con una storia lunga, articolata e affascinante attraverso tutta la cronologia del mondo greco, l’isola di Rodi annovera oggi più di un tesoro archeologico; e può vantare con particolare orgoglio il possesso di uno dei complessi medievali meglio preservati e valorizzati di tutta la Grecia e quindi al mondo.
Oltre a ciò, l’isola offre un panorama costiero di spiagge pregevoli e capaci di garantire ai visitatori rilassanti ore di sole, mare e appaganti panorami.
E’ la meta ideale per chi ama scorrazzare in auto a noleggio attraverso l’isola è questo è effettivamente uno dei modi più belli per vivere il contatto con questa terra, riuscendo a incontrare nello spazio di poche ore ridenti vallate, pittoreschi villaggi o siti di interesse storico; e non potendo poi mai mancare soste più o meno lunghe su spiagge sempre pronte a schiudersi davanti agli occhi lungo il tragitto.
La storia dell’isola risale di certo fino a prima del 3000 a.C., ma troppo scarne sono oggi le tracce di questa remota cultura del Neolitico.
Attraversando – tra il 1600 e il 1500 a.C. – la dominazione prima micenea e poi achea, con la successiva invasione dei Dori furono costruite le prime tre importanti città nell’area settentrionale, che sarebbero poi arrivate a fondersi nel 408 a.C. nella nuova capitale: la Città di Rodi.
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Il famoso Colosso di Rodi
Forte della sua potenza marittima e commerciale, l’isola riuscì ad attraversare bene le ere storiche arcaica e classica grazie anche a un’abile politica di non belligeranza durante le guerre più cruente fra le città greche.
Vide alti e bassi nel periodo alessandrino, ma la sua capacità di resistere ai tentativi di conquista dei potentati locali fu sancita dalla costruzione di una statua alta 32 metri intorno al 300 a.C.
Si tratta del mitico Colosso di Rodi le cui gambe divaricate dovevano poggiarsi, secondo la tradizione, alle estremità del Porto di Mandraki – dove attualmente sono invece presenti due colonne su cui svetta una coppia di daini in bronzo.
Terminata la costruzione nel 293 a.C., la statua restò in piedi per 67 anni, finché l’isola greca di Rodi fu colpita da un terremoto che la fece crollare.
La grande statua greca sarebbe stata dedicata al dio del sole Helios che – unitosi, secondo Pindaro, alla ninfa oceanina Rodi – avrebbe generato da questo amore l’isola che ne porta il nome.
Il dio era raffigurato con una corona raggiata e un braccio sollevato in una postura molto simile a quella assunta poi dalla statua che oggi svetta al centro della baia di Manhattan.
I templi di Rodi
A Città di Rodi, un vero museo a cielo aperto, non mancano antiche rovine ricollegabili alla Grecia antica, come i Templi di Atena e Zeus sull’acropoli, l’Antico Stadio, l’Odeon, la Palestra del Ginnasio e il Tempio di Apollo in stile dorico.
Dominano tuttavia di gran lunga, vestigia di epoca successiva. Trascorrere una giornata nella zona vecchia equivale a compiere un vero e proprio salto nel tempo in quella che costituisce ancora oggi la città medievale abitata più antica d’Europa!
Un intrico di viuzze quasi labirintiche sono senz’altro effetto di un’articolata storia nei secoli che vide, dopo l’anno mille, una presenza significativa sull’isola dapprima della Repubblica Marinara di Genova, epoi dei Cavalieri Ospitalieri.
Superata l’epoca delle crociate, quest’ordine monastico-militare dominò l’isola dal 1309 fino al 1522 assumendo il titolo di Cavalieri di Rodi; prima di cedere all’urto dell’Impero Ottomano e riparare in seguito a Malta dove saranno protagonisti di una nuova pagina della storia.
Fu dopo l’elezione a Gran Maestro dell’Ordine del francese Pierre d’Aubusson che la Città di Rodi iniziò nella seconda metà del ‘400 ad arricchirsi di splendidi edifici in stile tardo gotico.
Gli Alberghi delle Lingue (che ospitavano i cavalieri secondo le lingue europee di appartenenza), il Palazzo dell’Armeria e l’Ospedale dei Cavalieri sono pregevoli esempi di architettura, con gli ultimi due edifici che oggi ospitano rispettivamente il Museo delle Arti Decorative e il Museo archeologico di Rodi.
Il Palazzo del Gran Maestro
Il Palazzo del Gran Maestro costituisce una delle visite più interessanti, ma la struttura originale è in realtà andata distrutta nel 1856 per l’esplosione di una vicina polveriera.
L’attuale edificio è frutto di una laboriosa ristrutturazione avvenuta fra il 1937 e il 1940, quando Rodi e le isole del Dodecaneso si trovavano sotto occupazione militare italiana.
L’architetto Vittorio Mesturino restaurò il rudere con l’intento di farne la residenza sull’isola di Mussolini e dello stesso re Vittorio Emanuele III.
Le frequenti lacune negli accurati studi di recupero degli ambienti originali furono compensatedall’esigenza politica di dotare il nuovo palazzo di grande effetto scenico; con un risultato complessivo molto sontuoso e raffinato.
Agli spettacolari nuovi affreschi, insieme ai mobili e agli arazzi di eccelsa manifattura, si sono affiancati splendidi mosaici pavimentali provenienti dagli scavi archeologici dell’Isola di Kos.
Le spiagge da visitare nelle vostre vacanze a Rodi
Per più di un motivo potrebbe essere il caso di concedersi qualche ora al sole proprio fuori città, ad Elli Beach, che arriva quasi a sfiorare l’estrema punta settentrionale di Rodi.
A dispetto della natura cittadina di questa spiaggia, qui il mare è cristallino e le sue acque cangianti dal blu fino a toni d’azzurro saranno la gioia di qualsiasi amante del mare.
Comoda e prossima a strutture di ristorazione, la spiaggia offre anche l’utilità di un “colossale” trampolino su cui arrampicarsi per poi avere il coraggio di tuffarsi da sette metri di altezza.
Seguendo la costa orientale, e allontanandosi una quindicina di chilometri dal capoluogo, si incontra la Anthony Quinn Bay, per certi aspetti la spiaggia più incantevole dell’isola che non potete perdervi durante le vostre vacanze a Rodi.
Una piccola e profonda baia custodisce gelosamente acque turchesi e smeraldine su fondali rocciosi, con macchie di verde che vi si specchiano tutt’intorno. Conviene arrivare al mattino presto per trovare posto, perché gli spazi per accomodarsi sono piuttosto limitati.
Nell’entroterra settentrionale dell’isola è possibile entrare letteralmente in un libro di fiabe, mettendo piede nella Valle delle Farfalle.
Lungo una rilassante e ombrosa passeggiata di circa un chilometro, intorno a un torrente attraversato da ponticelli di legno, si scopre che hanno lì dimora delle piccole farfalle dal colore rosso-marrone.
Si tratta di una sottospecie rodiota della Falena dell’edera, che si concentra in questa vallata perché attratta dalla resina degli alberi locali. Dalle cortecce interi sciami si sollevano a frotte, colorando l’aria di magia davanti agli occhi dei visitatori.
Dirigendosi dalla Valle delle Farfalle verso la costa nord-occidentale, per poi curvare verso sud, affacciato sul Mar Egeo sorge il sito archeologico dell’antica città di Kameiros fondata dai Dori nel VII secolo a.C..
Le rovine oggi visibili risalgono però alla più tarda epoca ellenistica, e permettono di cogliere gran parte di questo impianto urbanistico, individuando le dimore che si affacciano sulle vie di un tempo, gli edifici religiosi, la piazza principale, l’acropoli e altre infrastrutture.
Il villaggio di Lindos
L’antico e pittoresco villaggio di Lindos – ubicato sulla costa sud-orientale a circa 50 chilometri da Città di Rodi – si trova ai piedi di una ripida rocca, ed è circondato da un’incantevole linea costiera.
Il borgo si snoda lungo strette viuzze costeggiate da negozi di souvenir e da deliziosi ristorantini specializzati in piatti di pesce, soprattutto alla griglia.I resti dell’Acropoli di Lindos si trovano a 116 metri di altezza, con una vista che domina la costa circostante dalle rovine dell’antico Tempio di Atena; ma diversi altri monumenti e siti di interesse storico punteggiano tutta l’area.
A pochi passi dal borgo si schiude la bellezza di Lindos Beach ma, dall’altro lato del piccolo promontorio che movimenta la costa, si può raggiungere l’idilliaca St Paul’s Bay che – atteggiandosi a vera e propria piscina naturale – si offre in tutta la sua calma incantata.
A partire da Lindos si aprirebbero le porte anche all’esplorazione delle spiagge in direzione del versante meridionale dell’isola, ma soggiornare in un contesto come il Lindos Mare Seaside Hotel, uno degli hotel di Rodi (a due soli chilometri dal borgo) può far correre il serio rischio di separarsi il meno possibile dalla dimensione di benessere qui offerta agli ospiti.
Elegante, rilassante e accogliente – questa struttura digrada su soleggiati terrazzamenti che offrono panorami con sguardo all’infinito verso il mare.
Un’architettura in stile moderno offre spazi comuni ampi eilluminati,mentre l’assortimento degli ambienti privati garantisce sempre alti livelli di comfort funzionale con un’intrigante varietàdi opzioni panoramiche.
Le vacanze in Grecia e in particolare un viaggio a Rodi non possono prescindere dalla gastronomia che qui trionfa nelle sue declinazioni più gourmet – dagli opulenti buffet a colazione, fino all’ora di cena presso i ristoranti Estia, Pelagos o Meltemi – mentre si pregusta l’arrivo del piatto in tavola osservandone la preparazione attraverso le trasparenti cucine a vista.
La cordialità, il calore umano e la presenza discreta ma continua di tutto il personale all’attenzione degli ospiti aggiungono, in particolare, un caratteristico tratto di cuore e anima a questa espressione di hotellerie; fino a far sì che il languore al momento del commiato possa maturare in un successivo proposito di ritorno.