Con un sole splendente tutto l’anno, spiagge di una sabbia bianca a grana fine, la genuina affabilità della popolazione locale e un’accurata e gustosa cucina internazionale – di motivi per innamorarsi di Aruba ce ne sono a sufficienza.

Aruba è un approssimativo rettangolo insulare di 32 x 10 km, e circa 115.000 abitanti, è collocato nella fascia meridionale del Mar dei Caraibi a soli 29 km a nord della costa venezuelana e a un “tiro di schioppo” dalle coste colombiane.  Gode dello status giuridico di nazione costitutiva del Regno dei Paesi Bassi.

Si tratta, in altri termini, di un residuo dell’antico impero coloniale olandese che oggi gode di ampia autonomia amministrativa sotto il proprio Consiglio dei ministri di Aruba.

Una vacanza in massima sicurezza

prenotare vacanze ad arubaTra le singolarità che visitare Aruba porta a scoprire, spicca la sua condizione di elevata sicurezza con tassi di criminalità che sono fra i più bassi dell’intera area caraibica, sia per quanto riguarda sia episodi di violenza che di microdelinquenza.

La sicurezza può infatti costituire un requisito non esattamente omogeneo in un contesto come quello dei Caraibi in cui diverse località a forte attrazione turistica soffrono però l’eredità economica spesso non felice di lunghe stagioni coloniali, economie fortemente dipendenti dal turismo ed elevati squilibri sociali.

Non è il caso di Aruba, con i suoi abitanti economicamente annoverabili per la stragrande maggioranza nelle condizioni di un solido ceto medio.

Ad Aruba il consolidato epiteto di “Isola felice” si applica quindi ai residenti, ancor prima che ai turisti che la scelgono per una vacanza.

Una diversa declinazione di sicurezza sperimentabile ad Aruba riguarda il rischio meteorologico, dal momento che la collocazione geografica dell’isola la mette al sicuro dal pericolo degli uragani, che sono molto meno frequenti nell’area caraibica meridionale.

Il gioco d’azzardo sull’isola è legale e costituisce un passatempo così diffuso ad Aruba che non solo è facile trovare un po’ ovunque case da gioco, ma quasi tutti i principali hotel offrono questo servizio ai propri ospiti in aree dedicate.

I casinò sono aperti almeno da mezzogiorno fino all’alba successiva, ma i più importanti lavorano ininterrottamente 24 ore al giorno 7 giorni su 7.

Resort ad Aruba

È il caso del Renaissance Aruba Resort & Casino, collocato proprio in centro nella capitale Oranjestad, che costituisce una delle più eleganti case da gioco su tutta l’isola con i suoi lampadari di cristallo austriaco, le sue colonne ricoperte da foglioline d’oro, specchi di fattura spagnola, e la presenza di marmi e bronzi di provenienza italiana.

renaissance casino Aruba

In un salone di più di 1.300 m2 si hanno a disposizione più di 370 slot machine e svariati tavoli per roulette, dadi e blackjack.

Oltre ai tavoli del tradizionale poker a più giocatori, è disponibile anche la variante chiamata Caribbean stud poker caratterizzata dalla circostanza che i partecipanti giocano contro il banco e non l’uno contro l’altro.

In questo caso, le regole prevedono anche la spettacolare possibilità di vincere il Jackpot, e cioè un montepremi progressivo in costante crescita la cui accumulazione è collegata a tutti i tavoli di questo tipo di poker e che può aggiungersi alle vincite ordinarie secondo un determinato sistema di assegnazione collegato alle combinazioni delle carte in mano al giocatore.

Ubicato più a nord, nei pressi della pittoresca Palm Beach, l’Aruba Marriott Resort & Stellaris Casino è la più grande casa da gioco dell’isola con ben 26 tavoli da gioco e più di 500 slot machine.

vacanze isole dei caraibi Marriott Resort & Stellaris Casino

Potrebbe risultare ragionevole associare l’idea di una vacanza ai tropici ad un esclusivo consumo di acqua in bottiglia, ma è bene sapere che l’acqua di rubinetto ad Aruba è totalmente potabile e costituisce una delle acque più pure al mondo soddisfacendo i più alti standard di qualità stabiliti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.

L’isola è infatti priva di riserve di acqua dolce e tutta l’acqua da rubinetto è ottenuta per desalinizzazione dell’acqua di mare, tecnologia nella quale Aruba è leader mondiale fin dal 1932.

Il Bucuti & Tara Beach Resort può rappresentare un ottimo esempio di come massimizzare un’idea di soggiorno su Aruba, in particolare sotto il segno di un’anelata fuga romantica.

Con una felice ubicazione prossima al centro città della capitale Oranjestad, l’hotel offre facile accesso a un insieme di intrattenimenti che vanno dal vicino Alhambra Casino a una varietà di ristoranti e negozi disseminati tutt’intorno.

Dalle proprie camere gli ospiti hanno rapido accesso alle acque turchesi che bagnano l’ampia Eagle Beach a loro disposizione. Dal fitness center alla SPA e alle piscine, il soggiorno appare completarsi già in seno a questo appagante resort.

Gli spazi interni, sia comuni che privati, sono ariosi e improntati ad un’eleganza minimalista e funzionale, entro una diversificazione di offerta delle camere coerente con ogni oscillazione di esigenze e preferenze di fascia alta.

Le opzioni della ristorazione interna sono ampie sia nell’offerta gastronomica (è il caso dell’alta cucina anche vegana) sia nella ricerca di ambientazione scenografica della cena.

Il clima ad Aruba

A differenza di molte altre destinazioni caraibiche, il clima di Aruba è significativamente secco dal momento che l’isola si trova ben distante dalla locale fascia geografica umida idonea alla formazione degli uragani.

come prenotare vacanze ad arubaEcco perché sull’isola il paesaggio è prevalentemente arido, offrendo spesso alla vista secchi arbusti e cactus oltre a quel tratto distintivo del territorio – assurto a simbolo botanico di Aruba – che è l’Albero divi-divi.

Con il nome scientifico di Caesalpinia coriaria, il suo fusto raggiunge la lunghezza di una decina di metri nella foggia di un tormentato intreccio di fibre lignee.

La sua piatta chioma verde raccoglie l’impatto dei venti alisei che, soffiando costantemente da nord-est, hanno l’effetto di piegare tutti gli alberi divi-divi con una vistosa inclinazione in direzione sud-ovest.

Il risultato è quello di un sistema segnaletico migliore di una bussola per chi volesse percorrere in esplorazione il territorio interno di Aruba!

Anche la scelta della stagione in cui visitare l’isola offre notevoli vantaggi competitivi, perché qui il tempo è sostanzialmente bello tutto l’anno con solo lievi sfumature di convenienza tra un periodo e l’altro.

Tra gennaio e marzo le condizioni climatiche raggiungono il punto ottimale, ma questo è anche il periodo dell’anno in cui le tariffe degli hotel sono più care.

Durante la nostra estate, Aruba rivela tutti i suoi vantaggi.

Mentre nel resto dei Caraibi si comincia infatti a temere l’arrivo degli uragani, sull’«Isola felice» i cieli continuano ad essere azzurri con un caldo poco umido e solo sporadiche piogge fino a settembre.

Per di più, gli hotel offrono in questo periodo quotazioni molto più economiche, fenomeno che si protrae poi fino a dicembre; ma da ottobre in poi l’apparizione di piogge può diventare più significativa.

Le spiagge di Aruba

Aruba è certamente famosa per le sue spiagge biancheggianti di fronte alle tranquille acque di un mare blu, accarezzato da brezze rinfrescanti cheabbattono l’umidità e regalano ai bagnanti uno stato di perfezione.

Dalle più blasonate Flamingo Beach, Eagle Beach e Palm Beach fino a contesti balneari meno noti sul lato nord dell’isola, la vita di spiaggia è così ricercata ad Aruba da favorire la concentrazione di resort di lusso e boutique hotel proprio in prossimità della costa.

Se il relax da spiaggia è uno dei servizi al turismo offerti con maggior successo ad Aruba, esiste anche una buona quota di visitatori che ricercano queste coste per attività più dinamiche – come il kitesurf e il windsurf – qui praticate con grande efficacia grazie alla buona ventilazione di cui si avvantaggiano queste acque.

Lo snorkeling e l’immersione con bombole pure sono attività molto appaganti, con la particolarità che proprio ad Aruba si raggiunge un’eccellenza nell’osservazione subacquea di relitti affondati in questi paraggi.

A meno di mezzo chilometro dalla costa ci si può immergere a soli 18 metri di profondità per visitare il relitto di un mercantile tedesco del 1939 lungo 122 metri: un vero primato nei Caraibi per osservazioni del genere.

Non si tratta dell’unico vascello naufragato e, nei pressi dell’isoletta di Renaissance Island, si può addirittura esplorare da vicino una coppia di aeroplani.

isole dei caraibiDiversamente, è possibile fare rilassanti escursioni in kayak remando fra le mangrovie oppure dedicare una mezza giornata a una gita nell’Arikok National Park, un’area che occupa circa il 20% del territorio di Aruba.

Qui ci si potrà lasciar sopraffare dalla meraviglia di un paesaggio brullo punteggiato da cactus giganti.

Il parco offre una interessante diversificazione sia geologica sia di specie animali e vegetali, senza contare che in questo tratto di costa si possono fare delle meravigliose soste con bagno in più di una spiaggia e anche in una straordinaria piscina naturale riparata dall’impatto spumeggiante delle onde del mare esterno grazie a una protettiva scogliera circolare.

La cucina

Sarebbe anche una delle occasioni per assaggiare la cucina del territorio, con un menu che varia da costolette di agnello cotte sulla pietra allo stufato di pesce allo champagne.

Ma non si può non assaggiare lo YeshiYena, il piatto tipico di Aruba che si presenta come una grande palla rotonda di formaggio olandese edam ripiena di carne speziata (spesso pollo)servita al vapore o al forno.

Tutto sommato, i rischi di un soggiorno ad Aruba si riducono solo a quello di lasciarsi sfiorare i pensieri dalla tentazione di trasferircisi, visto che i residenti non mancano di sottolineare il crescente numero di stranieri che fanno questa scelta.

Su di una superficie grande quanto il quartiere newyorkese di Brooklyn, Aruba è molto meno affollata; offre un grande senso di comunità, e non è necessario imparare il Papiamento (la lingua ufficiale creola assemblata su influssi inglesi, olandesi, spagnoli, africani, portoghesi e francesi) perché l’ampia diffusione dell’inglese e i gran sorrisi non rendono la comunicazione un problema.

Per di più, molti fra i nativi già a dodici anni parlano bene, oltre alla propria madrelingua e all’inglese, altre due lingue: olandese e spagnolo.