Il mare che bagna le greche coste insulari di Corfù è lo Ionio; quasi a ridosso dell’ingresso nel Mar Adriatico.
Mai stata sottomessa all’Impero Ottomano, Corcira (dal suo antico nome greco) ha ricevuto invece non pochi influssi – in epoca medievale e moderna – dalla dominazione della Repubblica di Venezia, ma anche da mezzo secolo di protettorato britannico fino alla sua unione con la Grecia libera nel 1864.
L’isola ha, con i suoi circa 600 km² di superficie, una vaga forma di sperone che si stende per una settantina di chilometri di fronte alla storica regione continentale dell’Epiro, attualmente divisa fra Grecia e Albania.
Città di Corfù: il capoluogo dell’isola
Il suo capoluogo, Città di Corfù, si affaccia in corrispondenza del mare che la separa dal territorio greco. Questo centro costituisce uno degli agglomerati urbanistici più affascinanti di tutta la Grecia, per il sovrapporsi di espressioni artistiche veneziane ad altre bizantine; e per l’inatteso affacciarsi di contaminazioni storiche dall’Europa occidentale, che si fondono in un intimo dedalo di viuzze nel quartiere della città vecchia.
Qui ci si perde letteralmente in un labirintico sviluppo di stretti vicoli lastricati su cui incombono alti edifici, entrando nei quali si può indulgere nell’acquisto di prodotti tipici, nella scoperta di una vecchia cantina; quando non ci si trovi a contemplare un antico pozzo veneziano che fa capolino dalla prospettiva di un cortile nascosto.
Scorci di mare blu che irrompono bruscamente da scalinate di pietra rivelano che non è una ricostruzione museale quella in cui ci si trova immersi, ma ogni cosa osservata è qui viva e reale.
La città vecchia giace su di un’area delimitata da due antiche fortezze e, specialmente osservando lo scenario dal mare, si realizza una disposizione ad anfiteatro di tutte queste vecchie case realizzate in pietra, prive di cemento armato, con soffitte lignee e tegole fatte a mano.
Di origine bizantina, ma successivamente sviluppata e migliorata dai veneziani, la Fortezza Vecchia era stata originariamente edificata su di un piccolo promontorio all’estremità orientale della città di Corfù, poi trasformato in un’isoletta con un allagamento artificiale che creò la cosiddetta “contra fossa”.
A guardia del ponte che attraversa il fossato furono successivamente costruiti i due imponenti bastioni che ancora oggi suscitano riverente ammirazione.
Una visita a questa cittadella soddisfa molte curiosità sulle strategie difensive venete nei confronti del pericolo storico di un’invasione turca; ma si viene anche appagati dall’incantevole panorama che qui si apre sulla città di Corfù e sul mare.
Attraversando il ponte sulla “contra fossa” si raggiunge la Spianada: un’enorme piazza piena di verde il cui nome si spiega con la completa assenza di edifici.
I veneziani decisero infatti di abbattere i palazzi circostanti per migliorare il raggio di fuoco dei cannoni della Fortezza Vecchia contro eventuali truppe sbarcate a terra. Attualmente una parte della Spianada risulta adibita a parcheggio, ed un’altra a parco con alberi, sentieri e panchine.
Nella Spianada si alternano durante l’anno eventi di natura religiosa e mondana, tra i quali concerti musicali e sfilate di carnevale; ma la piazza è anche punteggiata da statue e monumenti.
Lungo il bordo occidentale della Spianada sorge il Liston, uno degli edifici più affascinanti di Corfù che, con la ricca offerta di bar e ristoranti sotto il suo porticato, è oggi il maggior centro di aggregazione sociale in città. Questa struttura nacque da un progetto dell’ingegnere Lesseps, che prese a modello la Rue de Rivoli di Parigi; tanto per non dimenticare che quest’isola ha attraversato anche un breve periodo di dominazione francese durante l’era napoleonica.
Distinguibile sul fianco sinistro, quando si entra nel porto della Città di Corfù, la Fortezza Nuova delimita dal capo opposto il centro storico, ed è anch’essa di origine veneziana come ricorda il Leone di San Marco osservabile sulla sua porta di accesso.
Questa mole lineare e massiccia risale al 1645, ed è più recente dell’altra fortezza, alla quale era un tempo collegata da diversi tunnel nascosti. La Fortezza Nuova è stata recentemente ristrutturata,ed è oggi anche vivace sede di mostre pittoriche, fotografiche e di scultura; oltre che di concerti e di altre rilevanti attività artistiche.
Una visita al Palazzo di San Michele e San Giorgio, nei pressi di Fortezza Vecchia, offre l’opportunità di osservare ambienti e arredi di quella che fu la residenza reale del re greco fino al 1967.
Al suo interno è ubicato anche un sito culturale decisamente unico nel suo genere in tutta la Grecia: Il Museo di Artе Asiatica, ricco di un sоrprendente complesso di oltrе 11.000 oggetti dеlla culturа сinese, cоrеana, indiаna e giappοnesе.
Usciti da qui poco prima del crepuscolo, si annuncia deliziosa e incantevole una passeggiata che inizia dall’Arco di San Giorgio e che poi costeggia il mare digradando verso il porto proprio all’entrata della città vecchia.
Ci si ritrova così a percorrere un cammino lungo le antiche fortificazioni difensive, mentre il cielo si arrossa e il sole del tramonto colora altri edifici di importanza storica; tra i quali la Chiesa della Panaghia Antivouniotissa, che ospita al suo interno il Museo Bizantino, e l’antica Porta di San Nicola, oltre che l’intero scenario del vecchio porto.
L’entroterra di Corfù e le spiagge
Il territorio interno dell’isola rivela una lussureggiante dimensione rurale e selvaggia, in uno degli scenari più verdi di tutta la Grecia; e con la dominante pianta di olivo che alimenta anche una fiorente economia dell’olio.
Attraversando Corfù è possibile raggiungere interessanti siti archeologici e spettacolari punti panoramici, ma la sua lunga e articolata linea costiera offre non meno di una trentina di incantevoli spiagge idonee a soddisfare ogni tipo di preferenza, col costante oscillare dal verdazzurro al blu dei colori del mare: dalle più ardue scogliere alle spiagge di ciottoli, alle calette selvagge e fino alle spiagge di sabbia più facilmente praticabili.
Lungo l’ancora incontaminata costa nord-orientale possono schiudersi intime baie nascoste sotto macchie di abeti e pini, dentro scenari prevalentemente più solitari e ammantati di selvaggia bellezza; anche se qui non manca una spiaggia leggendaria e di fama mondiale come il Canal d’Amour.
A ovest prevalgono invece più vaste distese di sabbia dorata. I forti venti, più frequenti su questo versante dell’isola, invitano gli amanti della vela in spiagge come l’ampia e spettacolare Agios Gordios, ma anche la più raccolta e paradisiaca Liapades.
L’elenco non saprebbe arrestarsi, ma non è un caso se anche uno dei film della celebre saga di James Bond “Solo per i tuoi occhi” ha ambientato una concitata e drammatica scena d’azione nel contesto insolitamente ricco di dune di Issos Beach, sul versante sud-occidentale dell’isola.
I resort dell’isola
Soggiornare presso Palms and Spas Villas Retreat significa continuare a godere di spettacolari panorami sullo stretto che separa Corfù dal territorio continentale greco, mentre ci si trova immersi nelle accessoriate vasche da bagno a cielo aperto sulla terrazza della propria suite sorseggiando calici di un esclusivo vino locale. Si aggiungono a ciò vere e proprie piscine private, se si opta per la villa.
Intimità, riserbo, accoglienza e calore del personale assicurano la scelta ideale per fughe romantiche o viaggi di nozze; ma anche per soddisfare un urgente bisogno di relax; senza escludere un agevole accesso a spiagge, incantevoli passeggiate e villaggi da scoprire nei dintorni.
Su di un promontorio privato che fronteggia lo stesso stretto di mare ma a una dozzina di chilometri a nord dalla Città di Corfù, apre le sue porte all’ospite il Grecotel Corfu Imperial: un sontuoso resort di lusso che riesce a miscelare tratti di stile contemporaneo a certi suggerimenti glamour di stampo classico, con arredi e mobilio di gusto aristocratico.
Circondati da piscine, da giardini e dall’incanto della costa, la sistemazione qui si annuncia fiabesca. Tra marmi e barocchismi, una personale idea di lusso eclettico continua a serpeggiare dagli ambienti e dai molteplici servizi comuni, fino alle accessoriatissime camere da letto.
La cucina dell’isola
La cucina spazia dalla tradizione greca alle più varie declinazioni gastronomiche di estrazione europea, ma non mancano proposte più esotiche o alternative.
È la stessa storia di Corfù a donare alla tavola influssi veneziani e britannici che colorano con originalità le basi greche della sua cucina. La ricca agricoltura dell’isola garantisce abbondanza e freschezza di ortaggi e vegetali, e i piatti di mare sono deliziosi. Basti solo pensare al Bourdeto, cucinato con diversi tipi di pesce, ma sempre con una ricetta basata su cipolla, peperoncino e succo di limone.
Anche le carni sono trattate con accuratezza e originalità, come accade con la leggendaria Pastisada in cui diversi tipi di carne possono essere cucinati con olio, cipolla, aglio, vino rosso e con l’aggiunta successiva di cannella, noce moscata, alloro, pomodoro fresco, concentrato di pomodoro e un pizzico di zucchero.
La Fogatsa è un lievitato di origine pasquale che si presenta come una brioche poco dolce e molto aromatica; ben adatta quindi all’abbinamento con confetture ma anche indicata per degustare certi tipi di formaggi. Il segreto del suo delizioso profumo sta nell’avere per ingrediente il Liquore di Kumquat, decisamente tipico di Corfù perché a base di mandarino cinese; frutto tradizionale qui sull’isola greca.